La scelta può essere molto difficile perché in gioco ci sono diversi fattori da prendere in esame.
Anche quest’anno si è svolto a Milano uno degli eventi internazionali più importanti dedicati alla moda e alla pellicceria. Ovviamente L’Artigiano non poteva mancare!
27 aziende espositrici e più 11mila presenze tra cui il 64% proveniente dall’estero tra Grecia, Germani, Spagna, Ucraina e un acclamato interesse dalla Corea del Sud. Segnali positivi arrivano anche dagli USA, mentre rimane stabile la presenza immancabile della Russia.
Pelle e pellicce sono “naturali”, biodegradabili al 100%
La pelliccia che voi definite ecologica è fatta con il poliestere ricavato dal petrolio, un derivato del propilene, sottoprodotto delle lavorazioni nelle raffinerie.
L’ Unione Internazionale per la conservazione della natura (IUCN) riferisce che il solo lavaggio dei capi in fibra sintetica è la causa di ben il 33% delle emissioni microplastiche nell’ambiente.
Le Nazioni Unite di Ginevra hanno diffuso dati veramente allarmanti sull’impatto ambientale della moda, collocandola al secondo posto tra le industrie più pericolose al mondo per l’ambiente in quanto produttrice del 20% del totale delle acque di scarico e del 10% delle emissioni globali. Solo il comparto petrolifero produce più inquinamento.
L’Artigiano consiglia di conservare la pelliccia in condizioni ottimali così da avere una durata per molti e molti anni. La prima cosa da ricordare è che le pellicce odiano il calore, le sostanze chimiche, l’attrito e gli spazi ristretti, ma soprattutto l’umidità.
Concede il giusto spazio nell’armadio assicuratevi che non sia esposta alla luce o al calore, che può causare ossidazione alla pelliccia e far cambiare colore.